IL LIBRO: "Academia dos Rebeldes e outros exercícios redacionais” di Florisvaldo Mattos
Rosa de Lima
Credito Foto: BahiaJá
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Il progetto editoriale dei libri dell'Assemblea Legislativa di Bahia (ALBA CULTURAL), pilotato dal giornalista Paulo Bina e dai suoi assistenti Alexandro Mateus dos Santos, Bira Paim e Idalina Vilasbôas, è il più riuscito nello stato di Bahia e nella produzione di opere e rilevanti collezioni. Sono documenti della memoria di personalità che hanno contribuito a diversi campi della cultura, della letteratura, della musica, del cinema, della politica e di altre attività. Sono stati immortalati nella Collezione “Gente da Bahia” nomi come Edgard Santos (educazione), Roberto Pires (cinema), Batatinha (musica), Chico Pinto (politica), Dom Timóteo Anástácio Amoroso (religione), Mulher de Roxo (folklore) Mestre Pastinha (capoeira), solo per citarne alcuni.
 
Recentemente ALBA Cultural ha pubblicato il libro "Academia dos Rebeldes e outros exercícios", di Florisvaldo Mattos: 509 pagine e tiratura limitata, in copertina la riproduzione di un dipinto ad olio di Henrique Passos. Trattasi di un'opera coraggiosa con un molte informazioni sulla cultura baiana, messa in atto a Salvador, in particolare quella che il giornalista definisce "Academia dos Rebeldes", formata da intellettuali baiani tra il 1928 e il 1935, rivestita dal Modernismo brasiliano, che nacque nel 1922 durante la Settimana di Arte Moderna di São Paulo.
 
Florisvaldo precisa che non si tratta di scritti con analisi letteraria secondo il modello classico, accademico, anche perché non sente di "possedere queste capacità" e li chiama articoli scritti sulla base della sua esperienza di giornalista professionista (1958/2011), con linguaggio chiaro e parole semplici, accessibile a tutti i lettori, fedeli alle regole grammaticali e alla sintassi. In “Palavras Liminares” riconosce che i testi sono una miscellanea, è un compendio sui movimenti culturali provenienti da Salvador, e lui stesso è personaggio attuante di uno di questi movimenti.
 
Direi che l'opera su tela, uno degli “alberi più ricchi di foglie” pubblicati da ALBA Cultural nel 2023, oltre ad essere scritta in un linguaggio semplice, come osserva l'autore, contiene molta erudizione ed esige uno sforzo enorme da parte dei lettori che accompagnano lo sviluppo del libro.  Non esiste una sequenza logica, come in un romanzo o un saggio monotematico, con l'inizio, il centro e fine previstibili, ma l'autore alerna note sulla cultura baiana, con commenti su vari poeti e altri scritti sul modernismo, come il fauvismo o il cubismo, varianti della cultura universale.
 
Si tratta quindi di un'opera complessa, densa, che esige un'attenzione particolare da parte dei lettori, anche perché cambia temática durante il percorso espositivo, e l'autore è poeta e i poeti, per natura, hanno un linguaggio raffinato. Allá fine, tuttavia, una volta completata tutta la lettura, la percezione è che gli argomenti siano intrecciati e che da questi esercizi si acquisisca abbastanza conoscenza.
 
Nella prima parte, per commentare la "Letteratura", Florisvaldo ricorda il nucleo centrale pioniere dell'"Academia dos Rebeldes" formato dai poeti e scrittori Pinheiro Viegas, Jorge Amado, Edison Carneiro, Dias da Costa, João Cordeiro, Alves Ribeiro, Aydano de Couto Ferraz , Sosígenes Costa, Clovis Amorim, Da Costa Andrade, Guilherme Dias Gomes, Walter da Silveira (regista) e dei collaboratori José Bastos, Hossanah Oliveira, Emanuel Assemany e José Evangelista de Oliveira.
 
Qual era  lo scopo di questo gruppo? Rinnovare le lettere, le arti, i costumi e le pratiche politiche in una Bahia provinciale. Come lo definì il giovane Jorge Amado, appena diciottenne, “spazzare via tutta la letteratura del passato (...) per allontanare la lirica baiana dalla retorica, dall'oratoria flaccida, dalla literatice (...) e dargli contenuto nazionale e sociale”.
 
Nelle pagine della sua opera Florisvaldo mostra esattamente come avvenne questo processo,  come avvennero cambiamenti nella letteratura, nelle arti visive, nel cinema, nella cultura in generale, e, con la pubblicazione delle riviste, all'origine di un giornalismo più in sintonia con la modernità. In special modo i quaderni di cultura espressero un nuovo linguaggio, i cambiamenti di Salvador nel paesaggio urbano, nell'architettura, nell'ingegneria, nel comportamento delle persone e della società in generale.
 
È chiaro che il cambiamento non avvenne dall’oggi al domani, ci furono molte resistenze,  ma alla fine il cambiamento si attuò. Mentre la società dormiva, già era cambiata, e ciò che si produceva in ogni campo culturale si radicava stabilmente, con ripercussioni che sono giunte fino ai nostri giorni.
 
Questo è il contesto generale del libro, e ci sono molte pagine da leggere. Florisvaldo intreccia commenti sui personaggi principali di "Academia dos Rebeldes", con profili di ciascuno di loro in un'opera dettagliata, anche perché non è facile, ad esempio, analizzare l’opera di Sosígenes Costa, il poeta di Belmonte, ed estendere questa analisi, con interpretazioni di altri autori universali, come João Cabral de Melo Neto, Konstantinos Kaváfis ed altri.
 
Nella seconda parte del libro, Florisvaldo affronta le arti plastiche, partendo da un'analisi dell'opera di Paul Cézanne, "il pittore che fece dell'arte la propria vita", e il post-impressionismo, con una nuova visione degli oggetti da dipingere, qualcosa di molto più ricercato e riflessivo, secondo le parole del pittore: "Il paesaggio pensa con me e io sono la sua coscienza".
 
Si vede, quindi, che l'autore entra in un campo che richiede maggiore attenzione e conoscenza da parte dei lettori, poiché, a partire da Cézanne (ma nonè  l'unico), nasceranno le grandi correnti quali il post-impressionismo, il fauvismo (uso intensivo dei colori), cubismo, futurismo, dadaismo, ecc.
                                                                         
                                                                    Foto: l'autore Florisvaldo Mattos
Dopo aver toccato la personalità di Cézanne, Florisvaldo fornisce alcune informazioni su Guillaume Apollinaire, la Parigi della "Belle-Époque" con il Café de Flore e la sua poetica, compresa la pubblicazione di alcuni calligrammi; commenta l'anno 1905 e l'irruzione dell'arte moderna in Europa. Descrive dettagliatamente i movimenti espressionista, cubista, dadaismo, Dada e modernismo brasiliano, Dada e poesia; Guernica di Pablo Picasso, l’ispirazione dell’ artista catalano per realizzare il pannello sul massacro franchista. il 27 aprile 1937, in questa città del nord della Spagna.
 
Nella terza parte del libro, dal titolo "De Poetas e Artistas com Afeto", Florisvaldo si occupa della letteratura con elogi agli amici poeti e i viaggi letterari, come Fernando da Rocha Peres, Ruy Espinheira Filho, Raymundo Amado Gonçalves, Pedro Kilkerry , Carvalho Filho, il regista Glauber Rocha, l'artista visivo Sante Scaldaferri e il sambista Batatinha. Questa è la parte più lirica, dove elogia ciascuno di questi personaggi e le loro opere. Parte molto interessante, dove l'autore, che visse con loro, ( e pochi sono ancora in vita), racconta episodi molto pittoreschi del suo rapporto personale, e che sono origine di storie.
 
                                                         
                                                     Credito Foto: Bahia Já com Tasso Franco

Infine, nella quarta parte del libro, intitolata "Outros Esercizi Redacionais", commenta Santiago de Compostela e la poesia di Garcia Lorca, Carlos Nelson Coutinho, il giornalismo culturale, Flamengos a Bahia, "Quando Bohemia e Versos se Conjugam", il poeta Jehová de Carvalho, “cantore dei sogni e della notte”, e Mário Cesariny e “il silenzio del surrealismo portoghese” alla sua morte; e parla anche un po' di se stesso con citazioni di alcune sue poesie.
 
Ho offerto ai miei lettori - e ad altri che ho potuto raccogliere - una panoramica di "Academia dos Rebeldes e altri esercizi di scrittura", un lavoro a lungo termine, con una quantità di informazioni preziose sulla cultura baiana e sui cambiamenti di comportamento della società locale, sulla cultura europea anche dal Brasile.
 
Per avere accesso a questo libro è necessario richiederne una copia all'ALBA Culturale (Centro Amministrativo) di Salvador, con distribuzione gratuita. Non è venduto nelle librerie.


Si ringrazia il giornale "Bahia Já" ove è apparso per la prima volta questo articolo
Traduzione in italiano di Antonella Rita Roscilli


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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)


"Academia dos Rebeldes e outros exercícios redacionais” di Florisvaldo Mattos
por
Rosa de Lima


                                                               
                                                              Credito Foto: Bahia Já

O projeto editorial de livros da Assembleia Legislativa da Bahia (ALBA CULTURAL), pilotado pelo jornalista Paulo Bina e seus assistentes Alexsandro Mateus dos Santos, Bira Paim e Idalina Vilasbôas, é o mais exitoso do Estado e tem produzido obras de relevo e coleções, que são documentos da memória de personalidades que deram contribuições em diferentes campos da Cultura, na literatura, na música, no cinema, na política e outras atividades. Estão imortalizados na "Coleção Gente da Bahia" nomes como os de Edgard Santos (educação), Roberto Pires (cinema) Batatinha (música), Chico Pinto (política), Dom Timóteo Anástácio Amoroso (religião), Mulher de Roxo (folclore), Mestre Pastinha (capoeira), só para citar alguns, uma vez que são dezenas.
 
Recentemente, a ALBA Cultural editou o livro intitulado "Academia dos Rebeldes e outros exercícios redacionais", de Florisvaldo Mattos (P55, 509 páginas, formato 19.5 cm x 27 cm, trazendo na capa reprodução de pintura a óleo de Henrique Passos, circulação restrita), uma obra valiosa com muitas informações sobre a cultura baiana, enraizada em Salvador, sobretudo o que o jornalista classifica como "Academia dos Rebeldes" formada por intelectuais baianos entre 1928 e 1935, embalada pelo modernismo brasileiro, que nasceu na Semana de Arte Moderna de SP, em 1922.
 
Florisvaldo faz a ressalva de que não são escritos com análises literárias no modelo clássico, acadêmico, até porque não se sente "possuidor dessas habilidades" e os intitula de artigos escritos, com base em sua experiência como profissional do jornalismo (1958/2011) com linguagem clara e palavras simples, acessível a todos os leitores, fiel às regras gramaticais e a sintaxe. Reconhece, em "Palavras Liminares", que os textos são uma miscelânea, um apanhado sobre os movimentos culturais emanados a partir de Salvador, ele próprio, personagem atuante de um desses movimentos.
 
Diria que a obra em tela, uma das "árvores mais frondosas" publicadas pela ALBA Cultural, em 2023, ainda que escrita em linguagem simples, como observa o autor, contém muita erudição e exige dos leitores normais um esforço enorme para acompanhar o desenrolar do livro. Não há, pois, uma sequência lógica, tal como ocorre num romance ou um ensaio de tema único, com início, meio e fim previsíveis, uma vez que o autor entremeia anotações sobre a cultural baiana, com comentários sobre poetas variados e escritos outros sobre o modernismo, como o fauvismo, o cubismo, variantes da cultura universal.
 
Trata-se, portanto, de uma obra complexa, densa e que exige dos leitores uma atenção especial, até porque muda de temas, no decorrer do percurso expositivo, e o autor é um poeta e os poetas, por natureza, têm linguagem refinada. No fundo, no entanto, quando se completa toda a leitura, a percepção é de que os assuntos estão entrelaçados, e ganha-se bastante em conhecimento com esse exercício.
 
Na parte 1, ao comentar sobre "Literatura", Florisvaldo lembra o núcleo central pioneiro da "Academia dos Rebeldes" constituído pelos poetas e escritores Pinheiro Viegas, Jorge Amado, Edison Carneiro, Dias da Costa, João Cordeiro, Alves Ribeiro, Aydano de Couto Ferraz, Sosígenes Costa, Clovis Amorim, Da Costa Andrade, Guilherme Dias Gomes, Walter da Silveira (cineasta) e dos colaboradores José Bastos, Hossanah Oliveira, Emanuel Assemany e José Evangelista de Oliveira.
 
E qual, então, o objetivo desse grupo? Renovar letras, artes, costumes e práticas políticas, numa Bahia provinciana. Como definiu o então jovem Jorge Amado, com apenas 18 anos de idade, "varrer com toda literatura do passado (...) afastar as letras baianas da retórica, da oratória balofa, da literatice (...) e dar-lhe conteúdo nacional e social". 
 
E o que Florisvaldo vai mostrar nas páginas de sua obra é exatamente como se processou essa varredura, como surgiram mudanças na literatura, nas artes visuais, no cinema, na cultura de forma geral, e, com a publicação de revistas, o surgimento de um jornalismo mais antenado com a modernidade, sobretudo com os cadernos de cultura de nova linguagem, as mudanças na cidade do Salvador no panorama urbano, na arquitetura, na engenharia e no comportamento das pessoas e da sociedade de uma forma geral. 
 
                                                                   
                                                                Credito  Foto: Bahia Já com Tasso Franco
Claro que a mudança não se processou de uma noite para o dia, enfrentou resistências, lutou-se bastante, até conseguir-se mudar. Quando menos a sociedade acordou, havia mudado, e o que se produziu em todos os campos culturais enraizou-se de maneira permanente, com reflexos até os dias atuais.
 
Esse é o contexto geral do livro, mas, é óbvio, há muitas páginas à frente, para ler, e Florisvaldo vai tecendo comentários dos principais personagens da "Academia dos Rebeldes", com perfis isolados de cada um deles num trabalho detalhista, até porque não é fácil, por exemplo, analisar a obra de Sosígenes Costa, o poeta de Belmonte, e ampliar essa análise com interpretações de outros autores universais, como João Cabral de Melo Neto, Konstantinos Kaváfis e outros.
 
Na segunda parte do livro, Florisvaldo trata das artes plásticas, começando com uma análise sobre a obra de Paul Cézanne, "o pintor que fez da arte a própria vida", e o pós-impressionismo, com uma nova visão dos objetos a serem pintados, algo bem mais pesquisado e reflexivo, no dizer do pintor: "A paisagem pensa comigo e eu sou a sua consciência".
 
Veja-se, pois, que o autor entra num campo que exige dos leitores maior atenção e conhecimento, uma vez que, a partir e Cézanne (mas não o único), vão nascer as grandes correntes nesse meio – pós-impressionismo, fauvismo (uso intensivo das cores), cubismo, futurismo, dadaísmo, etc.
 
Depois de pinceladas na personalidade Cézanne, Florisvaldo dá algumas informações sobre Guillaume Apollinaire, a Paris da "Belle-Époque" e o Café de Flore e sua poética, incluindo a publicação de alguns caligramas; comenta sobre o ano de 1905 e a erupção da arte moderna na Europa e detalha os movimentos expressionista, cubista, dadaísmo, o Dadá e o modernismo brasileiro, o Dadá e a poesia; Guernica, de Pablo Picasso, e como o artista catalão se inspirou para produzir esse painel diante do massacre franquista. em 27 de abril de 1937, nesta cidade do norte da Espanha.
                                                           
                                                             O autor Florisvaldo Mattos
Na terceira parte do livro, Florisvaldo labuta com as letras, louvando poetas amigos e de jornadas literárias, com o título "De Poetas e Artistas com Afeto", tais como Fernando da Rocha Peres, Ruy Espinheira Filho, Raymundo Amado Gonçalves, Pedro Kilkerry, Carvalho Filho, o cineasta Glauber Rocha, o artista visual Sante Scaldaferri e o sambista Batatinha. Trata-se da parte mais lírica, onde enaltece cada um desses personagens e suas obras. Parte bem interessante, onde o autor, que conviveu com eles, poucos ainda vivos, narra episódios dessa relação pessoal bem pitorescos e que são objetos da história.
 
Por fim, na parte quatro do livro, intitulada "Outros Exercícios Redacionais", comenta sobre Santiago de Compostela e a poesia de Garcia Lorca, sobre Carlos Nelson Coutinho, o jornalismo cultural, Flamengos na Bahia, “Quando Boemia e Versos se Conjugam”, sobre o poeta Jehová de Carvalho, “bardo dos sonhos e da noite”, e Mário Cesariny, como, ao morrer, “silêncio do surrealismo português”; e também fala um pouco de si e de alguns de seus poemas, em citações.
 
Dei aos meus leitores - e a outros que possa amealhar - uma visão geral de "Academia dos Rebeldes e outros exercícios redacionais", trabalho de fôlego, com uma quantidade de informações preciosas sobre a cultura baiana e as mudanças de comportamento da sociedade local, sobre a cultura européia também do Brasil. 
 
Em tempo: para conseguir acesso a este livro, é preciso solicitar um exemplar na ALBA Cultural (Centro Administrativo), distribuição gratuita. Não é vendido em livrarias.





Agradecemos o "Bahia Já" onde apareceu pela primeira vez este artigo